L'Inter ritorna in campo domani a Verona in uno dei due preanticipi imposti dagli impegni in Champions. L'atmosfera in casa nerazzurra è di quelle da grande smobilitazione e già da tempo tutti gli obiettivi più rilevanti sono salpati verso altre destinazioni. Il fallimento della gestione Ranieri, ormai per dirla all'inglese "dead man walking" di casa interista, ha portato ad una situazione paradossale in cui quasi tutti gli impegni sembrano ormai avere perso senso considerata la grande attesa che c'è in merito alla prossima stagione. L'anno zero, però, è troppo lontano per potere già gettare totalmente la spugna e alle porte ci sono due impegni che possono rappresentare un piccolo placebo alla stagione disastrosa.
Si parte quindi domani da Verona contro il Chievo in una gara delicata e che per l'Inter può avere un solo risultato a disposizione: manco a dirlo la vittoria. Solo in caso di successo contro i clivensi Zanetti e soci potrebbero ancora mantenere una flebile fiammella di speranze per quel che riguarda almeno un piazzamento in Europa League, distante al momento sei punti. Missione difficile in verità, ma non impossibile considerando che l'ultima piazza è occupata da una squadra, il Napoli, che nonostante un campionato anonimo è riuscita a sovvertire ogni pronostico riaprendo con quattro vittorie consecutive persino la lotta per il terzo posto. Molto conteranno le motivazioni, le stesse che poi dovranno prevalere anche contro il Marsiglia in Champions per una remuntada tutt'altro che impossibile.
Ranieri non ha ancora sciolto le riserve sulla formazione. I dubbi principali sono sull'utilizzo di Sneijder: in caso l'olandese scendesse in campo dal primo minuto il sacrificato dovrebbe essere Pazzini, altrimenti largo al tridente Milito, Pazzini Forlan con el Cacha che finalmente si è sbloccato. A centrocampo Poli dovrebbe essere preferito a Palombo. In casa Chievo Di Carlo ritrova Pellissier che ritorna titolare come vertice alto dell'albero di Natale.