Ranieri: «Fino in fondo»

Chievo - Inter, Ranieri: « Determinati fino in fondo»

2012/03/08 16:39
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Abituato ormai alla ridda di voci sui suoi successori, Claudio Ranieri fa quadrato intorno alla sua squadra in vista degli impegni decisivi per la stagione. Per evitare un totale fallimento il tecnico dovrà garantire quantomeno il passaggio ai quarti di Champions, ma sulla strada dei nerazzurri c'è prima il Chievo una compagine ostica che ha fermato la Juventus nell'ultimo turno: « Il Chievo è una squadra che sta bene, in salute, sa giocare a calcio e  lo ho fatto vedere a Torino contro la Juventus. - ha detto Ranieri alla vigilia -  Certo, il campo di Verona non è un campo di calcio, la palla non rimbalza e anche loro cambiano stile ci gioco, ci troveremo di fronte una squadra arrembante. Adesso la nostra mente è soltanto al Chievo,  una squadra che è totalmente diversa dall'Olympique e ripeto dobbiamo stare attenti perchè, se il campo di San Siro è diventato bellissimo, quello del Bentegodi è un disastro».

Sul momento della sua squadra il tecnico ha detto: « Se si vince lo sarà, sappiamo di avere 70 giorni per far girare questa situazione. Non è un buon momento per l'Inter, dovremo rimboccarci le maniche e continuare a lavorare per dare di più. Spero che i ragazzi sentano la pressione e la determinazione che ci vuole per affrontare una partita come quella di domani. Contro il Catania eravamo sotto di due gol e hanno saputo reagire: questo dobbiamo prenderlo come un segnale positivo e continuare su questa strada. Quello che stanno sopportando questi ragazzi non è facile - ha aggiunto Ranieri -  essere campioni e poi trovarsi al centro di critiche, ma lo ripeto questo è un gruppo stupendo e il fatto di aver rimontato contro il Catania ha fatto sì che abbiano continuato, oltre che ad allenarsi bene, ad avere un altro spirito e questo è quello che ci serve».

Il tecnico ha poi risposto alle domande sul modulo che adotterà domani: « Il 4-2-3-1 era lo schema con il quale avrei voluto fa progredire questa squadra, però in questo momento non possiamo. Può darsi che lo riutelizzerò , questi sono ragazzi stupendi perchè sanno interpretare le più diverse soluzioni. Non solo all'Inter, ma con il fatto che noi allenatori cambiamo sistema di gioco, i giocatori anche quando cambiano squadra sono abituati ai cambiamenti.In passato non mi è mai capitato di cambiare tanto quanto adesso, anche perchè non ho avuto giocatori che si infortunavano e che quindi mi costringevano a essere sempre alla ricerca della soluzione giusta. Finchè io sarò qui Sneijder avrà tempo a disposizione perchè è un campione sul quale io credo molto. Poi, starà a me saperlo dosare nella maniera più giusta».

Sul suo futuro personale il tecnico ha poi concluso: « Sto bene. Piano piano con gli anni imparerete a conoscermi. Io non so fingere, quello che vedete è quello che sono. Adesso sono bello, carico, determinato, deciso. Ci vuole quel pizzico di determinazione in più per far girare la ruota. per gli allenatori, in Italia, è normale sentirsi sempre al centro di tanti discorsi. Non mi riconosco nella metafora di Giovanni Trapattoni che disse che allenare l'Inter è un po' come una centrifuga; dovrebbe andare un po' a Roma e vedere quante strapazzate prende.

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big match
U venerdì, 09 marzo 2012 - 20:45
Marc Antonio Bentegodi
Paolo Mazzoleni
0-2
Walter Samuel 87'
Diego Milito 90'
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