Dopo il pari con polemiche contro il Napoli la Roma ritorna in campo domani a Verona contro il Chievo in una gara che non ha molto significato in termini di classifica e di obiettivi, ma che, considerando il momento attraversato da Totti e compagni e le contestazioni della tifoseria, costringerà i giallorossi a cercare una vittoria. Il tecnico Luis Enrique è ora più che mai nell'occhio del ciclone ed in molti lo vedono come sicuro partente a fine stagione. Lo spagnolo però sembra non essere dello stesso parere e alla vigilia si mostra certo sul suo futuro:
« Io sono molto motivato per fare questa partita, non è cambiato niente da due o tre giorni fa. - ha detto il tecnico - Ci stiamo vedendo troppo per me in questi giorni e non è cambiato niente. Non mi sento solo. A me interessa lavorare e non parlare. Sono orgoglioso di essere della Roma. A fine stagione ci sono solo due possibilità: rimanere o andare via. Ho detto tante volte che sono un allenatore diverso e siccome è così dirò a fine stagione tutto alla società e prenderemo una decisione. Io lo so al 100% quello che devo fare».
Sulla contestazione dei tifosi Luis Enrique ha aggiunto: « Ho visto tante volte i ragazzi delusi perché non siamo riusciti a farcela e le volte che non è successo ho sempre visto la delusione. Ma quello che conta sono i risultati e anche se non sono disastrosi, qualche sconfitta l'abbiamo avuta sotto il nostro livello e quello che dispiace di più è che i tifosi pensino che non ce l'abbiamo messa tutta. Giochiamo per vincere le partite, non per pareggiarle, qualche volta per vincere abbiamo perso, è il rischio che si corre, ma io me lo assumo. Certo che abbiamo sprecato tante opportunità durante la stagione, pure questa con la Fiorentina, è successo, è un peccato vedendo che saremmo potuti stare lì».
Sulla partita di domani il tecnico ha poi dichiarato: « Non ho nessun pensiero nella mia testa che non sia quello di preparare questa partita. Prima cerchiamo di battere il Chievo e poi andiamo a giocare la seconda delle ultime tre sfide. Siamo in una situazione in cui non abbiamo tempo, se facciamo ancora una sconfitta non saremo più nella lotta, quindi pensiamo a questa partita. Non so se per entrare in Europa basteranno nove punti nelle ultime tre partite. Prima prendiamo questi tre, poi penseremo agli altri sei. Domani sarà una partita difficile, spesso abbiamo avuto difficoltà in trasferta ma questo campionato è molto equilibrato e nessuno sa chi finirà terza, quarta o quinta».
