CRONICA | Dea dell'addio

CRONICA | Dea dell'addio

L'Italia non è una terra felice per il leone. Lo Sporting è stato in vantaggio, ma ha visto l'Atalanta (2-1) ribaltare il risultato a Bergamo e assicurarsi il biglietto per i quarti di finale della Europa League. Alla fine, molta inefficienza e colpe proprie nell'eliminazione.

Con l'assenza di Morita, la scommessa a centrocampo è ricaduta sulla retrocessione di Pedro Gonçalves, legato ad uno dei grandi momenti della partita. Anche Coates è partito dalla panchina, in un'altra serata di molto lavoro in prospettiva per i leoni.

L'Atalanta è entrata forte e voleva segnare presto, con lo Sporting che aveva difficoltà a tranquillizzarsi e a sfuggire ai marcatori individuali. Scamacca, che ha duellato con Diomande, ha avuto un momento di pericolo presto, mentre Kolasinac ha quasi segnato di testa.

Dall'altra parte, Victor Gyokeres aveva in Isak Hien un avversario all'altezza che ha reso molto difficile il compito dell'attaccante. Ma la difesa dell'Atalanta non ha fermato la bella combinazione di Gyo con Pedro Gonçalves per il 0-1. Nell'azione, il portoghese si è infortunato e ha terminato la sua partecipazione alla partita.

Fino alla fine, lo Sporting ha cercato di recuperare la qualificazione e ha avuto opportunità per portare almeno la partita ai tempi supplementari. Paulinho ha perso il duello con Musso, Edwards - ancora una volta - il confronto con l'ispirazione. Che momento per l'inglese.

Focalizzati sul campionato interno e desiderosi di un "Sporting campione" per finire. Per questo giovedì rimane l'amaro in bocca, ma la qualificazione poteva essere chiusa ad Alvalade dopo il dominio dell'Atalanta in quella partita.